domenica 14 ottobre 2018

Recensione - La Battaglia della Corona Maledetta di Kendare Blake

TRAMA: Tre sorelle. Un solo trono. Una guerra all'ultimo sangue.

Dopo gli incredibili avvenimenti che si sono succeduti durante l’Esordio delle tre sorelle regine, è iniziato l’anno dell’Ascensione. Ciascuna delle tre, Katharine, Arsinoe e Mirabella, dovrà accrescere il proprio potere per annientare le altre, fino a che non ne rimarrà una sola a reclamare per sé il trono. Katharine, un tempo la più debole e innocua, è più forte di quanto non sia mai stata. Arsinoe, dopo aver scoperto la verità sui suoi poteri, deve decidere al più presto una strategia senza far sapere alle rivali che cosa le è successo. Mirabella, da tutti ritenuta la minaccia più pericolosa, deve fronteggiare le insidie che si abbattono su coloro che la circondano, mettendoli in un pericolo che lei stessa non sembra in grado di evitare. Chi riuscirà a prevalere sulle altre e a conquistare, finalmente, la corona?




RECENSIONE: La Battaglia della Corona Maledetta, attesissimo seguito di La Battaglia delle Tre Corone, comincia a raccontare esattamente dal punto in cui ci siamo lasciati. La tre regine, tre gemelle con egual diritto di ascesa al trono, continuano la loro lotta alla conquista del regno a cui sono destinate sin da bambine. Secondo la profezia le tre gemelle dovranno necessariamente attentare l'una alla vita dell'altra e alla fine una sola fra di loro sopravviverà, e a quel punto sarà incoronata regina. Katharine, Arsinoe e Mirabella sono ormai pronte allo scontro imminente, ognuna con la propria convinzione su come questa lotta finirà, e ognuna tenterà di utilizzare tutti i mezzi a propria disposizione per sopraffare le altre due e arrivare, finalmente, al tanto agognato trono.

Dopo un esordio che si è rivelato abbastanza interessante, l'autrice Kendare Blake ci presenta il seguito della storia che tanto ci ha tenuti con il fiato sospeso. Le tre regine finalmente sono sul punto di scontrarsi ma una sola di loro sopravviverà alla lotta.
Scrivere un seguito che sia almeno degno del suo inizio è difficile, lo capisco, ed è il punto debole di qualsiasi serie, qualunque il suo genere sia, e purtroppo neanche questa fa eccezione. Ho trovato questo secondo volume abbastanza anonimo, che dopo un primo volume come La Battaglia delle Tre Corone che ha gettato le basi per un epico seguito, è davvero deludente. Allo stesso tempo non posso dire che La Battaglia della Corona Maledetta sia una cattiva lettura, poichè superiore ad altri prodotti attualmente sul mercato a livello di trama e di contenuti. Ci si ritrova quindi nel solito limbo, sinonimo del fatto che il prodotto che si sta leggendo è, in poche parole, mediocre.
Ma andiamo per gradi.

Analizzando in primo luogo la trama, questo secondo volume è alquanto altalenante. Se nel volume precedente una delle cose che più avevo apprezzato era lo svolgimento della storia e la creazione di più trame orizzontali che convergevano, questa volta le varie vicende sono andate sfumando, fino al punto in cui sono quasi del tutto sparite. Le vicende principali hanno preso del tutto il sopravvento lasciando alcuni interrogativi e alcuni punti in sospeso. Dall'altro lato sono invece state create delle nuove situazioni abbastanza interessanti che l'autrice avrebbe potuto sviluppare decisamente meglio. Per quanto riguarda i personaggi credo che ce ne sia uno solo che merita di essere menzionato, ed è il personaggio della regina Katharine. Katharine è l'unica fra le tre sorelle, e forse l'unico personaggio in tutta la storia, che merita davvero di essere approfondito. Katharine è anche l'unico personaggio lontanamente interessante, l'unico di cui mi interessa leggere e l'unico con un minimo di approfondimento psicologico. Inoltre, l'unica storia d'amore che di cui mi è piaciuto leggere, e da cui mi sono sentita coinvolta, è proprio quella fra la regina avvelenatrice e il giovane Petyr. Le altre due protagoniste sono estremamente sovrapponibili e, proseguendo con la lettura del libro, lo diventano sempre di più. Per una volta mi ritrovo a tifare per qualcuno che viene identificato come il "cattivo" della storia, e non per il ruolo che ricopre ma proprio per motivi di trama, mentre gli altri personaggi risultano essere del tutto anonimi. Ho visto che c'è stato un tentativo di creare delle altre storyline, ma con poco successo almeno dal mio punto di vista.

Lo stile di scrittura rimane davvero piacevole, uno stile standard per uno young adult su cui non ho nulla da dire né a favore né a sfavore. Anche in questo caso ci si posiziona del mezzo.
In sintesi, tra le cose che più ho apprezzato di questo libro c'è di sicuro il personaggio di Katharine, tutta la sua storyline e le sue interazioni con il suo interesse amoroso. Mi sono piaciute molto anche sporadiche scene, soprattutto quelle ambientate a palazzo piuttosto che quelle ambientate all'esterno. Trovo inoltre che l'autrice non sappia usare molto bene le descrizioni spaziali, infatti sono rare le volte in cui una scena risulta essere evocativa dal punto di vista dello spazio circostante.
Tra le cose, invece, che non hanno entusiasmata ci sono le due sorelle Arsinoe e Mirabella, due personaggi sovrapponibili e finti buonisti, i corrispettivi personaggi secondari che si rivelano abbastanza inutili al fine della trama ma che continuano ad occupare pagine e pagine del romanzo e lo svolgimento della trama che, a mio parere, avrebbe potuto prendere una strada diversa e approfondire alcuni aspetti piuttosto che altri.

In generale ci sono alcune cose da migliorare ed altre da sfruttare al meglio per fare in modo che la storia passi dall'essere mediocre all'essere una bella storia. Non è assolutamente una brutta lettura ma ho letto decisamente di meglio. La mia valutazione (generosa) è di 3/5.





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