sabato 26 agosto 2017

Recensione - Robotic Heart di Miriam Ciraolo (Beauty and the Cyborg #1.5)

TRAMA: Robotic Heart è la prima novella della serie Beauty and the Cyborg.
La storia di Alec si snoderà tra passato e presente, ripercorrendo tutta la cronologia del cyborg più misterioso di Elettra. Una nuova voce all'interno del racconto cambierà tutto ciò che credevate di sapere sul protagonista di Beauty and the Cyborg.
Può l'amore essere programmato?
Una nuova novella Cyberpunk con un pizzico di romanticismo.
La lettura del primo volume della serie è fortemente consigliata.










RECENSIONE: Essendo questo un breve spin-off, poco più lungo di una normale novella e conta circa 130 pagine, non c'è in realtà molto da dire a riguardo.
Lo spin-off racconta essenzialmente della storia di Alec partendo dall'età di 10 anni, attraversando tutta la sua adolescenza e giovinezza, sino ad arrivare al presente, nello stesso tempo in cui terminano le vicende in Beauty and the Cyborg. 


Nei primi capitoli incontriamo un Alec di appena 10 anni, che dopo aver scoperto di essere gravemente malato, viene confinato nell'Ala Ovest del palazzo reale per poter essere segretamente operato, nella speranza di una possibile guarigione. 
Nel frattempo la sua famiglia è ignara del fatto che lui sia vivo, e attraverso uno schermo, Alec riesce ad assistere al proprio 'funerale' e vedere le diverse reazioni di quelle persone che dovrebbero volergli bene. Questa credo sia stata la mia scena preferita, si riesce davvero a capire il dolore del giovane Alec e la sua voglia di essere un bambino normale, non una sorta di esperimento. 
Nei capitoli che seguono Alec inizia ad accettare la sua natura robotica, 'incontra' per la prima volta Vex, una voce programmata che riesce a dare ad Alec tutte le informazioni necessarie su ciò che lo circonda, e riesce finalmente a trovare un'ottima compagnia nei libri di suo nonno, anche se è pienamente consapevole che ciò è illegale e punibile con la morte.

Essenzialmente non scopriamo nulla di nuovo in questo spin-off, ma ci vengono dati maggiori dettagli su delle questioni trattate più superficialmente in Beauty and the Cyborg. 
Mi è piaciuto molto leggere della genesi di Alec, mi ha fatto capire meglio il suo personaggio, mentre mi è piaciuta un po' meno la seconda parte perché, in generale, non mi piace molto leggere di avvenimenti già accaduti, ma da un diverso punto di vista. 
In generale è stato molto bello ma un po' meno del primo romanzo, quindi il mio voto è 3.5/5





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