sabato 12 agosto 2017

Recensione - Traveller di Alexandra Bracken

TRAMA:Etta Spencer non sapeva di essere una "viaggiatrice" fino al giorno in cui si è ritrovata a chilometri e secoli di distanza da casa sua. Ora, di nuovo sola, in un luogo e in un tempo a lei sconosciuti, derubata dell'unico oggetto in grado di proteggere la linea temporale e salvare sua madre, e lontana da Nicholas, il ragazzo che ama, deve fare i conti con una rivelazione tanto scioccante da mettere in discussione quello per cui lei ha combattuto fino ad ora, e cambiare per sempre il suo futuro. Un futuro che Nicholas è pronto a tutto pur di salvare. Devastato dalla scomparsa di Etta, sta infatti cercando disperatamente di rintracciarla, per aiutarla a risolvere insieme questo disastro, come era destino. Ma, mentre Etta e Nicholas continuano a cercarsi ai confini del tempo e del mondo, e i viaggiatori sono impegnati in una spietata battaglia per il potere, la posta in gioco si alza. Perché esiste qualcosa di ben più potente dell'astrolabio che tutti vorrebbero. Un potere antico e pericoloso che minaccia di sradicare del tutto la linea temporale...



RECENSIONE: Le vicende di Traveller ripartono subito dopo la fine del primo volume, Passenger, che vede i due protagonisti Etta e Nicholas ormai separati, entrambi proiettati in due differenti epoche storiche. Etta realizza di essere completamente sola e di aver perso le uniche persone che avrebbero potuto farle da guida, ovvero sua madre e Nicholas, mentre il giovane pirata si ritrova in compagnia di Sophia, anch'ella nipote della famiglia Ironwood, a condividere un viaggio alla ricerca dell'astrolabio.
Anche Etta è alla ricerca dell'astolabio ma alcuni strani incontri la porteranno a fare un paio di deviazioni in modo così improvviso da provocarle delle vere e proprie scosse emotive. Nicholas e Sophia cercano di assemblare tutti i pezzi possibili lasciatogli da Rose, con cui hanno prestabilito di incontrarsi in un determinato anno e in un determinato posto, ma la sorte vuole che proprio nel momento in cui i due ragazzi sembrano essere sulla buona strana, nel momento in cui stanno per mettere le mani sulla lettera di Rose che rivela qual è l'anno in comune tra le due linee temporali create da Ironwood, i due compagni vengono derubati.
Da questo momento in poi grandi avventure si susseguono in giro per i secoli, molti pezzi iniziano ad essere messi insieme, i ragazzi faranno nuove conoscenze e subiranno nuovi tradimenti. Chiunque incontrino sembra volergli impedire di arrivare all'astrolabio e, nel frattempo, i due giovani innamorati si ritrovano ancora separati l'uno dell'altra. 


Questo secondo ed ultimo volume della duologia di Alexandra Bracken mi ha lasciata abbastanza interdetta. Provo delle sensazioni contrastanti nei confronti di questo libro che, da un lato non riesco ad odiare perché è innegabile che la storia sia stata costruita con una certa attenzione e con una certa cura, ma dall'altro invece Traveller non regge minimamente il confronto con il suo predecessore Passenger che, sia a livello di trama che di scrittura, si erge sopra a questo secondo volume schiacciandolo completamente. Mi dispiace sempre molto quando una serie che ha delle grandi potenzialità viene sprecata per alcuni piccoli errori dell'autore. In questo caso l'errore della Bracken è stato quello di "allungare il brodo", come mi piace definirlo; sin dall'inizio si nota subito come i capitoli vengano allungati di proposito, per non dare alla storia un finale troppo sintetico e troppo affrettato, ma l'esito è praticamente l'opposto: il libro risulta lento e noioso per la maggior parte del tempo. Lo stile dell'autrice, come già detto nella recensione del primo volume, è abbastanza articolato (non nel senso che sia difficile da interpretare o che utilizzi un lessico chissà quanto ricercato) e quindi la combinazione delle due cose ha dato vita un libro che, a mio parere, avrebbe potuto contare la metà delle pagine e avrebbe avuto lo stesso un impatto positivo sul pubblico.  
Le vicende e le dinamiche del libro sono abbastanza interessanti, i viaggi nel tempo sono sempre molto belli da leggere, ma una cosa che manca rispetto al volume precedente è un po' di pathos e anche un minimo di descrizione spaziale, per rendere il viaggio ancora più evocativo e far immergere completamente il lettore nell'ambientazione (in quel caso anche se fossero stati aggiunti capitoli per prolungare la storia, il lettore non lo avrebbe nemmeno notato).
I personaggi, come anche nel volume precedente, mi sono molto piaciuti. Alcuni mi hanno felicemente sorpresa, nel senso che non mi sarei mai aspettata che andando avanti con la storia mi sarebbero mai piaciuti, altri hanno invece confermato la mio opinione dal volume precedente. Sophia, un personaggio che in Passenger non aveva attirato per nulla la mia attenzione e nemmeno particolarmente la mia simpatia, riesce a riscattarsi in Traveller dove, insieme a Nicholas, ha alcune scene davvero belle, alcune scene che "funzionano" e che alleggeriscono di molto l'aria sempre molto carica di ansia che è quella di questo volume.
Nicholas e Etta rimangono dei personaggi di cui mi piace molto leggere, non nego di essermi affezionata alla loro causa e le loro scene solitamente sono molto leggere e molto dolci. Proprio per questo mi sarebbe piaciuto che l'autrice sfruttasse meglio la loro coppia, in quanto hanno molto chimica e funzionano come coppia sia a livello puramente romantico che come partner di viaggio.
La trama si snoda in maniera interessante, le vicende si complicano dopo la fine del primo volume e tutto riesce ad essere chiarito alla fine del romanzo. Non posso svelare troppo della trama, anche perché poi verrebbe rovinata la lettura, ma posso dire che alcuni capitoli sono decisamente più movimentati di altri e in alcuni le rivelazioni e i plot twists si susseguono. Questi ultimi sono i capitoli che più ho preferito leggere, anche se sempre molto a rilento a causa dello stile di scrittura. 

In generale il libro mi piaciuto abbastanza, non considero questa l'opera migliore dell'autrice, che a mio parere è in grado di scrivere qualcosa di decisamente migliore di questo, ma nemmeno disdegno la duologia che, a modo suo, mi ha resa partecipe di un bel viaggio nei secoli. Il primo volume è decisamente il mio preferito tra i due, ma quest'ultimo merita una valutazione media sia perché è sempre molto difficile mantenere il confronto con un così bell'esordio come quello di Passenger, sia perché in generale non mi è dispiaciuta la lettura, nonostante ne abbia individuato alcune lacune. 

Consiglio questa duologia a chi vuole leggere una storia in pieno stile young adult ma che abbia uno stile di scrittura più ricercato, che si distacca un po' dal solito stile semplice e scorrevole che è tipico del genere. Lo consiglio a chi è alla ricerca di una bella storia coinvolgente ma senza troppe pretese.
Il mio giudizio è di 3/5



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