lunedì 3 luglio 2017

Recensione - The Glittering Court di Richelle Mead

Trama: Per un gruppo selezionato di ragazze la Corte Scintillante (The Glittering Court) rappresenta l’opportunità di conquistare una vita che finora potevano solo sognare, una vita fatta di lusso, glamour e ozio. Per l’aristocratica Adelaide, costretta dalla sua famiglia nobile, ma ormai decaduta, a un matrimonio d’interesse, la Corte Scintillante rappresenta qualcos'altro: l’occasione di pianificare il proprio destino e di avventurarsi in una nuova terra ricca e incontaminata al di là dell’oceano. Dopo un incontro fortuito con l’affascinante Cedric Thorn, Adelaide si spaccia per una cameriera. Tutto comincia a sgretolarsi quando Cedric scopre lo stratagemma di Adelaide e questa viene notata da un giovane governatore molto potente, che vuole sposarla. La fanciulla non si è lasciata alle spalle la gabbia dorata della sua vecchia vita solo per diventare di proprietà di qualcun altro. Ma a essere davvero sconvolgente – o meravigliosa – è la fortissima attrazione proibita tra Adelaide e Cedric, che, se assecondata, li renderebbe due emarginati in un mondo selvaggio, pericoloso e inesplorato, e forse ne causerebbe perfino la morte.


Recensione: Prima di dare inizio alla recensione ci tenevo a fare due piccole premesse: prima di tutto vorrei ringraziare la casa editrice “Edizioni LSWR” per avermi omaggiato di una copia di questo romanzo in modo da poterlo recensire sul blog; la seconda invece riguarda la natura del libro: non si tratta infatti di un romanzo fantasy (erroneamente dalla trama avevo capito facesse parte del genere) ma ottimisticamente possiamo definirlo un distopico, in generale il romanzo non contiene elementi sovrannaturali, quindi mi scuso in anticipo per il piccolo off topic del blog.

The Glittering Court segue la storia di Adelaide, una giovane contessa costretta da sua nonna ad un matrimonio combinato per impedire che il nome della sua famiglia cada in rovina. La ragazza sin da subito non accetta l’idea di un matrimonio di convenienza ma quando ad una delle sue servitrici, Ada, viene offerto un posto nella Corte Scintillante per acquisire tutte le nozioni base per entrare in società, Adelaide non può farsi sfuggire un’occasione del genere. Mentre la sua servitrice decide di ritornare a vivere nel suo paese natio, la contessa decide di fingersi Ada ed intraprendere al suo posto questo viaggio. Fingendo un malanno, passa l’intera serata rinchiusa nelle sue stanze per poi, in piena notte, scappare e raggiungere una carrozza che la porterà nel Nuovo Mondo, ad Adoria. Durante il tragitto farà la più approfondita conoscenza di Cedric Thorn, studente universitario e figlio del fondatore della Corte Scintillante, che da subito scatenerà in lei un interesse particolare ma l’obiettivo della Corte è quello di formare giovani donne e farle debuttare in società in modo tale da riuscire ad avere un buon marito ed un futuro meritevole, quindi Adelaide dovrà necessariamente sposarsi.
Le vicende si complicheranno una volta iniziati gli esami finali: ogni ragazza dovrà dimostrare di aver appreso appieno ciò che la Corte Scintillante vuole insegnare e Adelaide non dovrà farsi troppo notare. Nel frattempo la contessa riesce inaspettatamente a scoprire un segreto che riguarda il giovane Cedric e dovrà fare in modo che nulla trapeli, altrimenti il ragazzo potrebbe essere arrestato e giustiziato e allo stesso tempo dovrà fare in modo che nessuno nella Corte sospetti il suo ovvio retaggio nobile.
Da questo momento in poi gli eventi si susseguono in maniera catastrofica e mantenere il profilo basso non è così semplice come sembra.

Dopo aver letto la serie de L’accademia dei Vampiri, sempre di questa autrice, le aspettative su qualsiasi altro lavoro di Richelle Mead non possono non essere alte. The Glittering Court è un libro che attendevo di leggere da molto tempo, le premesse erano davvero buone e la trama mi intrigava molto: di base qualsiasi libro abbia un’ambientazione regale (o in questo caso curiale) e che tratti di intrighi e tradimenti di corte so già che sarà qualcosa che incontrerà sicuramente il mio gusto, ed infatti così è stato almeno in parte.
Il romanzo nel complesso mi è piaciuto, ho trovato lo stile di scrittura della Mead migliorato rispetto a quello della precedente serie, molto più curato soprattutto nei dialoghi tra i personaggi, ma una costante dell’autrice è proprio quella di essere prolissa: il romanzo conta all’incirca 400 pagine ma, in un rapporto tra numero di pagine e numero di eventi contenuti, avrebbe potuto contare anche un centinaio di pagine in meno; molto sono i punti, soprattutto dopo la prima metà di libro, che sarebbero potuti essere tagliati o, almeno riassunti in qualche modo, in quanto per lo più improduttivi allo sviluppo della trama stessa che resta in stallo per circa 150 pagine per poi, ad un certo punto, riprendere il ritmo e dare inizio ad un susseguirsi velocissimo di eventi che sembrano quasi accozzati (passatemi il termine) tra loro. Quindi la lettura scorre veloce per le prime 200 pagine circa, per poi proseguire lenta per le restanti 200.
I personaggi che fanno da protagonisti a questa storia mi sono abbastanza piaciuti, essendo il primo libro di una trilogia non vorrei trarre conclusioni affrettate, ma una cosa che ho particolarmente apprezzato è la coerenza che questi mantengono da inizio a fine romanzo nonostante ognuno di loro abbia inevitabilmente avuto una crescita, più o meno marcata, durante tutta la durata del romanzo. Adelaide in particolare mi ha sorpresa, solitamente le protagoniste femminili degli young adult non godono di particolare simpatia da parte dei lettori, ma il suo restare fedele, appunto coerente, alla sua natura mi ha fatta molto riflettere: la ragazza è una ricca ereditiera, una contessa nella fattispecie, ed è sicuramente abituata ad uno standard di vita elevato nella sua residenza (si è fatto accenno in precedenza ad una servitrice ma la ragazza ne aveva molte altre a disposizione) e fino alla fine del romanzo non nega di sentire la mancanza di quell’agiatezza e non finge di essere felice nella sua umiltà.
Il personaggio di Cedric mi è piaciuto abbastanza, non è niente di nuovo nel panorama young adult ma quella del bravo ragazzo è una formula da sempre vincente ed è assolutamente regolare che l’autrice se ne sia servita. Le altre due ragazze, compagne di Adelaide, vengono descritte in maniera soddisfacente e caratterizzate molto bene, entrambe hanno avuto un ruolo centrale, a loro modo, nella storia.
La trama è innovativa ma non nego che inizialmente mi ha rimandata parecchio alla sua saga “cugina” di Regina Rossa, nonostante una volta entrati nel vivo della lettura questa sensazione sia completamente sparita, inoltre non c’è da prendere questo presupposto come un difetto.
Come già detto in precedenza, l’elemento che ho preferito in questo romanzo è sicuramente l’ambientazione e le scene svoltesi nella Corte Scintillante sono di gran lunga le mie preferite.
Mi sarebbe piaciuto avere un assaggio della vita di Adelaide prima della proposta di matrimonio combinato, sappiamo solo che i suoi genitori sono morti, ma confido nel secondo volume per questo, e magari un approfondimento sulla storyline di Cedric al di fuori della Corte, cosa che secondo me avrebbe potuto rendere il romanzo più interessante e tendenzialmente anche “fantasy”.
In generale la lettura non mi è dispiaciuta, è stato un libro gradevole nonostante la lentezza di alcuni punti, ed essendo un romanzo introduttivo svolge il suo lavoro abbastanza bene. 
La mia valutazione finale è di 3/5.

VOTO




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