venerdì 29 settembre 2017

Recensione - Predestinati di Lorena Franco

TRAMA: Nel 1930, a soli dieci anni, la piccola Emily Stuart scompare misteriosamente senza lasciare traccia. Sessantadue anni più tardi la giovane Amy Thompson, di undici anni, viene salvata da un uomo con metà volto sfigurato dall’essere investita da un’auto. Dall’altra parte Paul Lee, il migliore amico di Emily fin dall’infanzia che non ha mai smesso di cercarla, è stato costretto a oltrepassare i limiti del tempo attraverso un incontro casuale avvenuto nella mansarda dove aveva vissuto momenti indimenticabili di gioco con la bambina scomparsa.
Una storia d’amore magica e indimenticabile, ricca di suspense, d’azione e di vendetta, nella quale si intrecciano vite e avvenimenti nel corso degli anni accomunati da uno sfondo: Clinton Hill (Brooklyn, New York). Storie parallele e fatti intriganti, nei quali niente e nessuno è ciò che sembra; salti nel tempo accomunati da una domanda che l’uomo si è posto fin dalla notte dei tempi: è possibile viaggiare nel tempo?



RECENSIONE: Ambientato tra i ruggenti anni '20 e gli anni '90 del secolo scorso, Predestinati racconta la vita di una giovane Emily, primogenita di una normale famiglia newyorkese, e di del suo migliore amica Paul, nato a poche ore di distanza dalla bambina che sarà per lui un costante punto di riferimento. I due bambini sembrano avere un'infanzia più che normale, passano il loro tempo giocando in mansarda, finché un giorno la piccola Emily scompare misteriosamente. Mentre i genitori e il giovane Paul continuano per anni a soffrire di quella che credono sia la morte della bambina, Emily si ritrova catapultata in una nuova epoca. Un buco nero improvvisamente sbucato nella sua mansarda l'ha portata nella sua casa sessanta anni dopo la sua scomparsa e da quel momento in poi tutto cambierà.
Paul continuerà anche nell' eta adulta a cercare una risposta per la scomparsa della sua migliore amica, l'unica donna con cui  lui avrebbe mai voluto passare il resto della sua vita, e in un modo o nell'altro cercherà di mettersi in contatto con lei.

Devo dire che non avevo grandi aspettative per questo libro, e fortunatamente non ho dovuto sopportare quella sensazione di profonda delusione che si ha quando un libro che credevi sarebbe stato fantastico si rivela tutt'altro. Le mie già basse aspettative hanno avuto un ulteriore ribasso già dal momento in cui ho iniziato a leggere le prime pagine di questo romanzo, infatti il primo problema che ho riscontrato è proprio quello dello stile di scrittura dell'autrice che, secondo me, è troppo semplice e povero per essere utilizzato come prosa di un romanzo, a tratti mi sembrava di leggere un tema delle scuole superiori per quanto 'sciatta' fosse la scrittura e per quanto alcuni dialoghi fossero davvero troppo irreali e innaturali, e inoltre la totale mancanza di descrizione spaziale non mi ha permesso di immedesimarmi nella protagonista e di immergermi nella storia.
Purtroppo per me questo è stato un ostacolo davvero molto grande, che non mi ha però impedito di continuare la lettura. C'è da dire che però lo stile è davvero scorrevole,  nella sua semplicità è in grado di intrattenere abbastanza il lettore.
I personaggi sono stati abbastanza anonimi.
Ci vengono introdotti i protagonisti, alcuni personaggi di sfondo ed un paio di luoghi (non descritti) che si ripetono continuamente ma non c'è il minimo approfondimento e caratterizzazione dei personaggi, sono tutti totalmente anonimi e si muovono come automi. Forse l'unico personaggio che ho davvero percepito come 'reale' è Rachel, che per quanto non sia un personaggio totalmente positivo, ha il suo ruolo di spicco in questo romanzo, ed è l'unica con un minimo di background alle spalle e di world building.
La trama è forse la cosa che ho apprezzato di più all'interno del romanzo, nonostante abbia letto libri migliori che trattassero questo argomento. L'idea di un buco nero che risucchia le persone in un tunnel spazio-temporale è davvero interessante. Mi sarebbe piaciuto che avesse un tocco più fantasy, magari spiegandoci il perché della sua comparsa, come questi si sono generati o come sia possibile il passaggio da un'era all'altra, ma il romanzo non ci dà alcuna informazione. Inoltre gli eventi si susseguono ad un ritmo a mio parere troppo avanzato, molte volte ho avuto l'impressione che l'autrice avesse voglia di terminare in fretta quello che stava succedendo per passare subito all'evento successivo. Il romanzo in generale è tutto un' affrettarsi e un susseguirsi frenetico di eventi.
Il lato positivo di questo romanzo è stata la sensazione finale, quella di aver rimesso a posto ogni pezzo del puzzle. Devo concedere questo all'autrice: la trama di base è molto studiata, non l'avrei mai detto leggendo i primi capitoli. Alla fine del romanzo ogni cosa avrà un senso e si riusciranno ad avere delle risposte ad alcuni quesiti posti ad inizio libro. Purtroppo l'esperienza generale non viene goduta appieno perché l'autrice non è riuscita a creare un contorno che fosse almeno la metà interessante della trama di base, essenzialmente ha creato dei personaggi vuoti che vivono una vita vuota, e di conseguenza non risultano interessanti. Fortuna vuole che il romanzo sia molto corto, conta poco più di 150 pagine, ma se sviluppato avrebbe potuto contarne almeno il doppio.
Mi dispiace molto, era davvero una lettura promettente, non sono stata delusa ma nemmeno sono rimasta sorpresa da questa storia. Ho trovato il tutto estremamente mediocre, e la cosa mi fa arrabbiare perché avrebbe potuto fare invidia a molti suoi colleghi americani.
La mia valutazione è di 2.5/5






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