lunedì 20 novembre 2017

Recensione - Memorie di un Cyborg di Alex Zaum

TRAMA: Sean Parker è un cyborg che sta perdendo la memoria e, con essa, la sua identità. E’ nato alla fine del XX secolo ma vive nel 2048, in un mondo in cui le corporazioni controllano la sicurezza, l’economia e, soprattutto, le ultime riserve di acqua potabile.
Viene ingaggiato dalla Stilla Corporation, insieme al suo socio ed amico Christopher Tuttle, per ritrovare il misterioso Progetto 2037, rubato in maniera inspiegabile dai laboratori segreti della Stilla di Johannesburg.
L’indagine porterà i due detective indipendenti a viaggiare attraverso un mondo distopico e ad incontrare terroristi, emissari corporativi e i sopravviventi, ovvero i reietti che non possono permettersi l’acqua potabile.







RECENSIONE:Ambientato in un futuro distopico dove esseri umani e cyborg convivono (quasi) pacificamente, Memorie di un Cyborg è un raccolta di memoria del nostro protagonista Sean Parker che, dopo aver iniziato a "modificare" la sua struttura sia fisica sia psichica rafforzandola attraverso l'aggiunta di alcuni pezzi tipici delle macchine, sta lentamente perdendo la memoria della sua vita umana, che ormai gli sembra un lontano ricordo.Ingaggiato da una grossa compagnia chiamata Stilla Corporation, Sean e il suo socio dovranno risolvere un caso davvero particolare; dalla Stilla Corporation è stato rubato un misterioso progetto, il Progetto 2037, in una maniera più che sospetta: nessun estraneo si è introdotto nell'edificio e nessuno tra i pochi uomini a conoscenza del Progetto sembrano avere un movente abbastanza forte da essere ritenuti sospettati. Da questo momento in poi i due soci inizieranno un'indagine che li porterà in giro per il mondo tra la Russia e Shangai finché il mistero, che per ora sembra farsi sempre più fitto, non verrà svelato.

La trama del libro è molto interessante, è u distopico/mistery ambientato in un ipotetico 2048. Mi è piaciuta molto l'idea di base e anche le diverse chiavi di lettura del libro sono fantastiche: il romanzo è infatti suddiviso tra le memorie di Sean Parker e i punti di vista degli altri personaggi, il libro può essere letto sia in maniera lineare (quindi leggendo ordinatamente tutti i capitoli proposti) oppure si può scegliere di leggere prima i capitoli delle memorie e poi gli altri punti di vista (o viceversa) oppure leggere solo i capitoli dedicati a Sean; in qualsiasi modo decidiate di leggerlo, la storia non ne risentirà.
I personaggi sono tutti abbastanza interessanti, sono caratterizzati molto bene anche se non hanno un ruolo di spessore all'interno del romanzo, Sean è stato assolutamente quello con cui sono riuscita più ad empatizzare e ad un certo punto del romanzo si riesce a percepire quanto forte sia la sua forza di volontà, Sean non vuole soccombere ad un realtà che per lui sarà pressocchè inevitabile.

Lo stile di scrittura dell'autore è una delle cose che preferisco nel romanzo: uno stile semplice ma non basico e scorrevole, anche la scelta di dividere il libro in capitoli brevi ha aiutato molto.
L'unico punto a sfavore di questo libro è che ad un certo punto risulta essere un po' confusionario, ci vengono "scaricate" un quantitativo di informazioni troppo elevato per un lettore, e a volte ho dovuto rileggere un paio di pagine per capirne bene il contenuto.

In generale il libro è un buonissimo prodotto. Lo consiglio a chi è un appassionato di distopici ed è alla ricerca di qualcosa che sia leggermente al di fuori dei normali schemi del "prodotto distopico". Se siete appassionati di fantasy o paranormal romance sicuramente non riuscirete ad adattarvi bene al ritmo del romanzo, che è piuttosto spedito.
La mia valutazione finale è di 3.5/5 stelline.



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