venerdì 20 luglio 2018

Recensione - Magic di V.E. Schwab

TRAMA: Kell è uno degli ultimi maghi della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, nelle quali accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell’Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Grigia, la più noiosa delle versioni di Londra, quella priva di magia. Ma Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere piccoli scorci di realtà ai quali, solo con le proprie forze, non avrebbero mai accesso. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e Kell comincia a rendersene conto. Dopo un’operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale, e infine lo convince a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se vuoi continuare a giocare prima di tutto devi imparare a sopravvivere…




RECENSIONE: Ambientato in versioni differenti e parallele della nostra Londra, Magic racconta le vicende di Kell, un giovane Antari, un ragazzo in grado di utilizzare la magia e di spostarsi tra le diverse proiezioni di Londra attraverso delle "porte". Gli Antari sono esseri più unici che rari, infatti gli unici due esistenti sono Kell e Holland. Kell proviene dalla Londra Rossa ed è stato cresciuto a palazzo insieme al re, la regina e suo fratello acquisito Rhy, per cui sacrificherebbe la sua stessa vita. La Londra Rossa è la proiezione in cui la magia è del tutto assente e Kell è colui che permette lo scambio di oggetti magici, e potenzialmente  pericolosi, agli altri abitanti delle diverse Londra chiamati i Collezionisti e i Fanatici.
Parallelamente conosciamo la nostra co-protagonista Delilah, un fuggitiva ed una ladra di professione proveniente dalla Londra Grigia, che trova rifugio al Tiro di Schioppo e che incontrerà in circostanze non troppo fortunate il giovane Antari. Dopo averlo derubato, la ragazza salva Kell dal vendicativo Holland che cercava di rubare una pietra di inestimabile valore, e convince l'Antari a portarla con se in questa nuova avventura tra gli universi paralleli. I due affronteranno viaggi attraverso le Londra parallele e verranno a conoscenza del vero potere che si cela all'interno della pietra che Kell porta con se. Alla fine della storia i due ragazzi si ritroveranno ad essere molto più coinvolti nelle vicende di quanto credessero ed il minimo sbaglio può portare a conseguenze catastrofiche. L'Antari e la giovane donna potranno contare solo sul l'aiuto reciproco, che in alcuni momenti significare salvare ognuno la vita dell'altro. 


L'acquisto di questo libro è stato decisamente spinto dal nome dell'autrice in copertina, devo ammettere infatti di averlo acquistato praticamente a scatola chiusa, ma sono molto contenta della scelta che ho fatto (e allo stesso tempo sono stata molto fortunata).
Nonostante abbia impiegato un po' di tempo per ingranare, ma credo sia stata colpa mia, la storia ha avuto un'evoluzione davvero notevole.
I personaggi sono credibili e davvero ben strutturati. Non posso dire che ci sia stata un'evoluzione e una caratterizzazione perfetta, anche perché il libro è abbastanza breve e credo che l'autrice darà maggiore spazio a questo particolare nei due volumi a seguire, ma i personaggi mi sono piaciuti lo stesso. In particolare il personaggio di Delilah mi ha davvero entusiasmata, ho letto i suoi capitoli davvero molto volentieri. Non ci sono molti personaggi secondari, ma quelli che che fanno da sfondo alla storia principale sono ben caratterizzati. 


Essendo Victoria Schwab una garanzia, lo stile di scrittura e la trama sono f e n o m e n a l i. Le mie aspettative sono state rispettate, anche se ammetto di preferire anche la duologia di Monsters of Verity però posso ancora cambiare idea con i prossimi volumi.  Lo sviluppo della trama è abbastanza lineare, non ci sono troppi colpi di scena ma la narrazione scorre con facilità e la storia diventa man mano sempre più interessante e coinvolgente dal punto di vista narrativo.
Ho adorato lo stile di scrittura dell'autrice, che però rende leggermente di più se letto in lingua originale, e ho amato molte delle interazioni tra i diversi personaggi. 


In generale lo ritengo un libro davvero molto valido, non perfetto (soprattutto per lo standard alto dell'autrice) ma che ha tutte le carte in regola per diventare una delle mie trilogie preferite dell'anno. La mia valutazione è di 4/5. 







1 commento:

  1. Concordo in pieno su tutto il tuo pensiero. Dal momento che sto vivendo con trepidazione le ultime ore che ci separano dall'uscita del secondo libro, ho deciso di vedere in giro se ci fossero altre persone entusiaste come me di questo libro.
    Però devo dire, di aver trovato solo un unico piccolo elemento "stonante" (ovviamente, esclusivamente parlando della caratterizzazione del personaggio, in questo caso Rhy) questo personaggio l'ho trovato fin da subito molto seccante e parecchio fastidioso e devo dire che mi è veramente pianto il cuore quando Kell ha deciso di fare ciò che ha fatto a fine libro (proprio perchè non sopporto Rhy e il suo modo di relazionarsi con Kell, che io trovo molto artificioso)
    Non so se il mio è un pensiero comune, ma avevo voglia di esternarlo xD

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