sabato 21 maggio 2016

Recensione "THE CROWN" di Kiera Cass

35 PRETENDENTI. 1 PRINCIPESSA. CHI VINCERA' LA NUOVA SELEZIONE?

TRAMA : Nel regno di Illéa è iniziata una nuova era. E una nuova competizione. A vent'anni di distanza dall'inizio dell'amore tra America Singer e il principe Maxon, infatti, è la loro primogenita, Eadlyn, a doversi confrontare con i trentacinque pretendenti arrivati a Palazzo per conquistarla.
Ora, anche per lei, è arrivato il momento di una scelta. La più difficile e la più importante. E non ci potrebbe essere periodo peggiore per farla. Perché a Palazzo tutti sono sconvolti per i recenti eventi che hanno interessato la famiglia reale, e regna un inquietante silenzio. Eadlyn però sa di non poter rallentare: per il suo bene e quello della sua famiglia, deve portare a termine la Selezione. Adesso. Nonostante tutto. Anche se ai suoi occhi non ha alcun senso. La sua unica e ultima speranza è che, alla fine, in qualche inspiegabile modo, dovere e amore vengano a coincidere. Il tempo stringe, ma il cuore ha sempre un modo tutto suo di sorprenderci...

RECENSIONE :
Iniziamo col dire che ho amato la prima trilogia alla follia, sono stati libri che ho letto e riletto e che non mi hanno solo emozionata, ma mi hanno anche trasmesso valori come rispetto, altruismo e fiducia nel prossimo.
Penso che Kiera Cass abbia creato due personaggi fantastici in America e Maxon e un'ambientazione travolgente.
Tuttavia, devo dire, con mio grande dispiacere, che quest'ultima duologia mi ha delusa. Reduce della bellissima storia di America e Maxon, ero già rimasta delusa con "The Heir", a causa del personaggio di Eadlyn, che come già avevo scritto nella recensione del libro, era immaturo, egoista, in apparenza superficiale, e per il fatto che non vi era un vero e proprio protagonista maschile, ma almeno quattro ragazzi che avevano, più o meno, la stessa importanza.
Ciò ha fatto si che non preferissi nessuno in particolare.


Ma adesso parliamo di The Crown.
Una nota positiva di questo volume?... Eadlyn è un'altra persona. Non so se solo io ho notato il cambiamento radicale che avviene in lei, ma sicuramente ho amato molto di più questa ragazza coraggiosa, altruista e orgogliosa, che combatte per quello in cui crede e mette il suo popolo prima dei propri desideri, che quella del libro precedente. Non che non ami i personaggi "difettosi": l'avere difetti li rende più umani e vicini a noi, ma personalmente ho sviluppato una vera e propria antipatia nei suoi confronti in "The Heir".
Nonostante il personaggio di Eadlyn sia divenuto più tollerabile, io,sinceramente, questo libro non l'ho capito. Succede esattamente l'opposto di quel che un lettore si aspetta.
La storia d'amore, ovvero quella che poi conclude il libro con il classico lieto fine, mi è sembrata totalmente inesistente.
Infondata.
Improvvisa.
Forse è Eadlyn che, per suo carattere, non mostra nessun segno d'affetto verso il ragazzo in questione, ma io tutto quest'amore che dice di provare improvvisamente nel libro precedente non l'ho notato. O almeno, non pensavo fosse così forte. Sicuramente è stato un gran bel colpo di scena, ma un colpo di scena che non ho apprezzato.
Ovviamente sono di parte, come è tipico in questo tipo di romanzi. Questo libro mi ha un po' "rovinato" la figura di Kile, che sembrava centrale nel primo e viene messo da parte nel secondo.
Mi piaceva il suo personaggio e vedevo - e continuo a vedere - una fine alternativa in cui Eadlyn lo sceglie.
Per quanto riguarda America e Maxon continuano, ancora e ancora, a dimostrare quanto siano fatti l'uno per l'altro e quanto sia stata incredibile la loro storia d'amore.
In ogni caso, ad ogni riferimento ai primi tre libri, mi ritrovavo a sorridere come un ebete.



VOTO


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