lunedì 19 settembre 2016

Recensione "TRA DUE MONDI" di Jennifer L.Armentrout

TRAMA : Gli Hematoi discendono dall'unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall'unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece... be', non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt'altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e... Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.

RECENSIONE : Vi capita mai di finire un libro e rimanere un pò perplesse? Senza sapere con esattezza come giudicarlo? Ebbene... io ho provato questa sensazione con questo romanzo. Per la prima volta un libro di Jennfer L.Armentrout mi ha lasciata con l'amaro in bocca; l'ho odiato e l'ho amato.

Fin dalla prima pagina ho trovato tante, troppe, similitudini con la saga "L'Accademia dei Vampiri" di Rachel Mead, e questo, mi dispiace dirlo, è un punto fortemente a sfavore per questa saga. Potrei farvi un elenco con tutti i punti in comune tra queste due saghe, di sicuro chi le ha lette entrambe capirà a cosa mi riferisco. Comunque, più andavo avanti con la lettura e più odiavo le scelte della Armentrout. Avrebbe potuto utilizzare tanti di quegli elementi per costruire le fondamenta della sua storia, perché prendere così tanti spunti dalla saga della Mead? La fantasia di certo non le manca. Non so se la cosa sia voluta, spero vivamente di no, ma sta di fatto che i punti in comune ci sono e sono anche tanti.

Aiden si piegò verso di me e posò la guancia contro la mia. Mi sentii invadere da un'ondata di calore
mentre lui mi avvicinava le labbra all'orecchio. - Dovresti dirmi di fermarmi.

Più di una volta avrei voluto interrompere la lettura, ma poi arrivavo ad un determinato passaggio, in cui la storia prendeva una piega del tutto nuova, ed ero troppo curiosa di sapere cosa sarebbe successo. 
Niente da ridire sullo stile di scrittura della Armentrout, rimane sempre fluido e avvincete. Forse è anche grazie al suo modo di scrivere se sono riuscita a terminare il libro e a valutarlo con 3 stelline su 5. 


VOTO


Nessun commento:

Posta un commento