giovedì 25 maggio 2017

Recensione - Passenger di Alexandra Bracken

TRAMA: In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado di salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore. Una storia originale e dal ritmo serrato: uno speciale viaggio nel tempo, pieno di avventura e romanticismo, che ha subito conquistato il cuore dei giovani lettori americani.



RECENSIONE: Passenger è primo libro di una duologia, scritta da Alexandra Bracken (nota già per la pubblicazione americana della trilogia The Darkest Mind), che racconta le avventure tra spazio e tempo di un’appena diciassettene Etta che, tra i soliti problemi adolescenziali e il suo imminente debutto come aspirante violinista professionista, si ritrova catapultata letteralmente in un nuovo mondo, o per meglio dire, in un nuovo secolo! La sua famiglia infatti discende da una lunga stirpe di viaggiatori nel tempo, i Linden, che insieme ad altre tre casate custodiscono quattro oggetti potenzialmente rivoluzionari, chiamati astrolabi; tre di questi vengono smarriti nel corso nei secoli, ma il quarto astrolabio è segretamente nelle mani della madre di Etta, Rose Linden, che decide di nasconderlo in una delle migliaia di epoche passate in modo che non finisca nelle mani sbagliate. Rose viene inaspettatamente rapita da una delle famiglie di viaggiatori suoi rivali, gli Ironwood, e sarà proprio per questo motivo che Etta si ritroverà a viaggiare su una nave pirata del diciottesimo secolo alla ricerca di sua madre e dell’astrolabio perduto. L’incontro con il carismatico Nicholas, bastardo della famiglia Ironwood e servo della famigia stessa, risveglierà in Etta sentimenti da tempo reclusi e quest’ultima si ritroverà di fronte a delle scelte decisive da prendere. Passenger racconta di avventura, di strategia, di legami familiari, di tradimenti ma anche di amore, di amicizia e di fiducia.
L’autrice ha utilizzato delle descrizioni molto ampie per creare un’ambientazione molto suggestiva ed evocativa, ed è proprio il cambio continuo di ambientazione il punto focale del libro stesso, che unito a personaggi ben costruiti e ad uno stile di scrittura leggermente al di sopra dello standard dello young adult medio, rende il romanzo un mix perfetto di scorrevolezza e trama avvincente. Quest’ultima è forse il punto più forte del libro, un’idea originale ma conforme alle esigenze e alle tendenze letteraria tipiche dei nostri anni. In generale Alexandra Bracken ha reso quello che avrebbe potuto rivelarsi un mediocre romanzo fantasy americano, un’avventura fantastica tra i secoli.
I personaggi, in particolare la protagonista Etta, sono abbastanza fuori dagli schemi, non particolarmente per aspetto o per attitudine ma per la contrapposizione che essi rappresentano: Etta è una ragazza dall’aspetto angelico, viene descritta come una giovane donna dai riccioli biondi e con la passione per la musica classica, ma allo stesso tempo è una grande combattente, e non si parla di semplice lotta fisica, è passionale, intraprendente e rompe completamente gli schemi dello stereotipo della protagonista degli young adult moderni; situazione opposta è invece quella del co-protagonista, Nicholas, ragazzo cresciuto con la consapevolezza di non valere tanto quanto suo fratello solo perché nato da una madre diversa, da sempre trattato come uno schiavo e cresciuto in mare, è descritto come un ragazzo denigrato per il colore della sua pelle e per le sue origini ma Nicholas è anche un perfetto gentiluomo del diciottesimo secolo, un ragazzo gentile ed educato, protettivo e rispettoso della legge (per quanto la pirateria “legalizzata” lo permetta). Il contrasto scaturito dalla natura dei personaggi e dal loro aspetto è una componente interessante del romanzo, che già dalle prime pagine, incuriosisce e stimola il lettore. Lo stile della Bracken nella sua interezza si distacca leggermente dal solito stile utilizzato nei romanzi per ragazzi, a cui si preferisce un abbondare di descrizioni e l’utilizzo di periodi lunghi ed abbastanza articolati, ma che allo stesso tempo tende ad annoiare facilmente, soprattutto quando le descrizioni diventano particolarmente prolisse ed improduttive allo sviluppo della trama; inoltre l’utilizzo della doppia prospettiva è, a volte, inutile mentre altre volte addirittura impercettibile, sarebbe quindi potuto essere un romanzo scritto interamente dal punto di vista di Etta e risultare comunque completo.
Un altro stereotipo dei romanzi per giovani adulti che viene completamente scardinato è il taboo del sesso, che raramente vediamo descritto in storie del genere perché considerato come “contenuto per adulti”, invece l’autrice rende i due personaggi sessualmente emancipati e liberi di esprimere la loro sessualità senza sovra congetture e stereotipi di alcun tipo, e allo stesso tempo senza sfociare nel genere erotico o nel volgare.
Un ultimo aspetto che porta il lettore a considerare Passenger come un libro raccomandabile è sicuramente l’intrico della trama che, con lo scorrere delle pagine, si infittisce per poi districarsi quasi del tutto alla fine del primo volume; molti interrogativi hanno trovato risposta già nelle ultime 100 pagine del romanzo, mentre altri verranno sicuramente chiariti nel secondo volume della duologia, già pubblicata in Italia dalla Sperling and Kupfer rispettivamente il 28 marzo e il 18 aprile 2017.
In conclusione consiglio questo romanzo a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa di originale ma che abbia tutte le caratteristiche tipiche di un fantasy yuong adult, a coloro che hanno voglia di viaggiare con la mente e che sono appassionati di intrighi familiari e tradimenti, a coloro che cercano una bella avventura condita con una bella storia d’amore giovanile, forse un po’ banale, ma molto appassionante.











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